Tre
uomini eccezionali stanno
all'origine dell'intelligencija e del movimento rivoluzionario della
Russia ottocentesca. Herzen, lucido testimone della Mosca degli anni
'30 e '40, geniale partecipe del Quarantotto italiano e francese,
guida sensibile della Russia che si apre, con gli anni cinquanta,
alla liberazione dei servi. Bakunin, capace di trovare una strada
fuori della soffocante atmosfera dell'età di Nicola I verso la
sinistra hegeliana, la Francia insorta, una nuova visione dei
rapporti tra i popoli slavi e l'Europa. Cernisevskij, primo a
tradurre le idee populiste in una forza intellettuale e politica
effettiva, maestro e modello di due generazioni di giovani
rivoluzionari russi, Lenin compreso. Con loro e attorno a loro si
muove tutta la Russia scontenta
e ribelle del primo Ottocento, dai contadini ancora servi agli
studenti ancora in uniforme, dagli intellettuali isolati ai primi
gruppi socialisti e rivoluzionari.
Franco
Venturi, nato nel 1914, è professore di storia moderna
nell'Università di Torino. Tra le sue opere: “Le origini
dell'Enciclopedia”; “Settecento riformatore” in molti volumi;
“Utopia e riforma nell'Illuminismo”; Esuli Russi in Piemonte dopo
il '48.